lunedì 13 maggio 2013

Signora, permette una parola? Sono un candidato vero, non sul volantino.

Sabato scorso, pomeriggio, al gazebo del Comitato Marino di Viale America all'Eur. Con gli amici che si candidano al IX municipio (ex XII), Marzia Tamburrino e Alessandro Ronzi per il Pd e Federico Tolo per la lista Civica Marino. E' sempre bello incontrare la gente, permette di capire meglio di qualsiasi altra cosa l'umore vero della tua città. I suoi bisogni, i suoi timori, le sue speranze.
C'è chi ti ferma e volentieri scambia due parole sul Partito (punto davvero critico dopo le ultime vicende sul Quirinale), chi svicola e taglia corto, chi non si ferma ma a bassa voce dice "mandate via questa destra!". 
La tattica vincente? Far capire che quella persona sul volantino che porgi non è lontana chissà dove ma lì davanti a loro. "Ha mai visto un candidato farsi il proprio volantinaggio"? "No, veramente". Ecco. Questo fa la differenza!
A parte tutto, vorrei fare una riflessione di fondo: c'è tanta difficoltà a fermarsi un attimo, a guardarsi negli occhi, a scambiare due parole. Sempre di corsa, sempre di fretta. Che poi è una fretta evidentemente irrazionale, forse ostentata proprio per non avere la scocciatura del doversi confrontare. Questa è la Roma che non mi piace, che non credo piaccia a nessuno. Lo capisci quando, finalmente, trovi la parola giusta, il sorriso, il pretesto per presentarsi e presentare quello che hai da dire. Le persone si sciolgono, hanno "fame" di contatti e di scambi. Anche questo timore è  una eredità pesante che dobbiamo cancellare. Coraggio, mancano pochi giorni e finalmente torneremo a sorridere.

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