mercoledì 22 gennaio 2014

Parlamentarie. La terza via tra liste bloccate e preferenze (su liste sempre bloccate).

La questione delle liste bloccate rischia di diventare il tormentone della prossima stagione politica. Per questo vorrei provare a dire la mia cercando di essere obbiettivo ed attenendomi ai fatti.
Ha ragione Bersani quando, dal suo letto di ospedale, dice che le preferenze, cosi come ce le ricordavamo, davano solo l'illusione di scegliere. "Er Batman de Anagni -  ricorda l'ex segretario del Pd - era ad esempio il dominus incontrastato delle preferenze in ciociaria".
Posto che le liste bloccate, scelte nelle stanze dei partiti, sono l'opposto della democrazia partecipativa, e posto che le preferenze (su liste sempre decise dalle segreterie dei partiti) sembra diano all'elettore la libertà di scegliere  ma in realtà lo illudono, quale è la soluzione?
La soluzione, timidamente messa in campo dal Pd nelle ultime elezioni, sta nelle "parlamentarie". Vale a dire nella possibilità per tutti i cittadini, di scegliere con elezioni primarie, i candidati che entreranno in lista. Tutti, non solo una parte. Poi quella lista potrà certamente (anzi, necessariamente) essere chiusa. Peraltro, di questa opzione si è discusso lunedi in Direzione di Partito. Lo hanno fatto Zanda, e poi lo stesso Cuperlo. Che, mettendo in guardia dal rischio di nuova bocciatura della legge elettorale da parte della Consulta proprio sulla questione liste bloccate, ha proposto che le "parlamentarie" di questo tipo siano previste per legge e per tutt i partiti.
Credo che su questo tema Renzi dovrebbe spendersi di più. Se sarà capace di spiegarlo bene agli elettori, non c'è motivo perchè questi preferiscano le preferenze su liste che si trovano belle e composte al momento del voto. Aggiungo, dato che Forza Italia è il partito che difende a spada tratta i listini bloccati, che se si andasse al voto facendo noi le parlamentarie e tutti gli altri no, ci sarebbe da divertirsi (la gente su questo tema sembra molto sensibile). E' quindi una proposta politica da far conoscere, difendere e presentare con chiarezza all'elettorato.

mercoledì 15 gennaio 2014

Il razzismo non più strisciante.

Pensavamo che Maroni, in passato anche Ministro del Lavoro e dell'Interno, inaugurasse la facciata "presentabile" (uso volutamente le virgolette) della Lega. Dopo il celodurismo di Bossi, i cappi sventolati in Parlamento, il dio Po ed altr...e amenità, oltre alla responsabilità di aver governato con Berlusconi negando la crisi, la speranza era che finalmente anche oltre Padania si potesse inaugurare una stagione di cambiamento.
Invece le uscite pubbliche del neo segretario Salvini dopo aver suscitato ilarità e sconcerto, ora preoccupano. Per la pochezza umana che si nasconde dietro le sue parole, per l'ignoranza profonda (nel senso proprio di cultura personale), per il populismo becero e spiccio, per dare come sempre voce alla parte peggiore del Paese. Ora il pericolo si chiama razzismo, un razzismo non più strisciante, ma evidente e conclamato. Parlare di "negritudine" rivolgendosi al Ministro Kyenge, pubblicare i suoi appuntamenti, ostinarsi a giudicare (nel 2014!) le persone dal colore della pelle, incapaci di mostrare un minimo di pietas verso coloro che perdono la vita sui barconi o sono trattati da schiavi nei centri di accoglienza, significa teorizzare la barbarie. E' il regresso sociale, la sconfitta di millenari ideali di rispetto reciproco, nel segno dell'appartenenza alla stessa razza umana.
Salvini rappresenta tutto il peggio che questa crisi ha prodotto nel substrato sociale: paura del prossimo, del diverso, di chi viene da lontano ed abbiamo paura ad avvicinare. Vi chiedo invece di non abbassare la guardia su questo fenomeno, cogliendo tutte le occasioni buone per condannare questo razzismo strisciante.
Per questo, suggerendovi di vederle insieme ai vostri figli, vi propongo qui sotto il link alla trasmissione "A sua Immagine" andata in onda su RaiUno domenica mattina. Dal minuto 4 trovate la breve storia di Frank, giornalista camerunense scappato dal suo Paese perchè considerato sovversivo. Ed arrivato in Italia... Dalle sue parole amarezza per come è ridotto il nostro Paese, ma anche un bellissimo insegnamento circa l'accoglienza. Altro che Salvini. A voi amici.


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-728b5471-3f9f-4500-9c5c-99e982920bcb.html