martedì 8 aprile 2014

Test Universitari, follia italiana.

Il Governo Renzi dovrà, tra le tante cose, mettere mano alla follia dei test di ingresso all'Università. In tre anni due ministri (Profumo e Carrozza) hanno montato e smontato un allucinante sistema di disincentivo allo studio che per esempio oggi, 8 aprile, vede migliaia di ragazzi dell'ultimo anno di liceo sostenere i test per l'ingresso a Medicina ed altre facoltà scientifiche. Oggi, si oggi.... A due mesi dalla maturità e con materie che si sono dovute studiare apposta. Alcune considerazioni: ma a che serve allora la maturità? Come si fa ad aprile (per la cronaca venerdi scorso anche alcune Facoltà di Giurisprudenza hanno fatto sostenere a loro volta i test di ammissione) valutare l'effettiva capacità ed attitudine degli studenti a scegliere quel percorso di studi? Solo grazie a domande di logica o di cultura generale? Allora tanto valeva farle con due anni di anticipo, questi test.
Trovo che questa procedura, nata magari anni fa con le migliori intenzioni (snellire gli esamifici, favorire la didattica, ottimizzare i costi, curare le eccellenze) si sia avvitata su se stessa generando un mostro che nessuno riesce più a controllare.
Aggiungo che ci sono ragazzi che "provano" a fare test su due/tre Università anche per corsi di studio differenti. E questa sarebbe la strada per scegliere le eccellenze? A me sembra sia la strada migliore per trovare sin dal primo anno studenti demotivati che, se avessero potuto, avrebbero scelto ben alte Facoltà.
Su tutto, il macigno delle raccomandazioni, vero cancro di questo povero Paese. Ragazzi che si sentono dire "provaci, ma tanto i posti sono già assegnati" cresceranno con disincanto, rabbia, livore.
Credo che un Partito che voglia davvero #cambiareverso si debba impegnare per una riforma dell'accesso al sistema universitario basato su criteri di trasparenza, equità e capace di offrire a tutti le stesse opportunità.

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